“Le donne che fuggono verso l’Europa partono da una condizione di negazione dei diritti. Non solo lo sfruttamento sessuale ma il patriarcato, gli abusi, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali. I Paesi che hanno ratificato convenzioni come quella di Istanbul dovrebbero direttamente applicarle garantendo alle donne asilo e protezione. Le si metterebbe in condizione di poter decidere senza doversi rimettere ad alcuna autorità. Su questo tema, ad Imola, intendiamo tenere un convegno all’inizio del prossimo anno. Vogliamo che anche le operatrici e gli operatori del settore prendano coscienza di questa grande opportunità”
28 settembre 2018, n. 39