Sabato 23 Novembre: TUTTE A ROMA! Pullman da Imola per la manifestazione contro la violenza maschile sulle donne
La partenza è prevista da piazzale Michelangelo (Imola) alle 7:00 di sabato 23 novembre, arriveremo a Roma e da lì raggiungeremo il concentramento del corteo alle 14 in piazzale della Repubblica. Il ritorno è previsto tra le 19:00 e le 20:00 da Roma per arrivare a Imola intorno all’una di notte.
(Il 24 novembre ci sarà l’assemblea nazionale di Non Una Di Meno, chi vorrà partecipare, può decidere di fare solo l’andata insieme a noi in pullman, pagando comunque la quota intera)
Questo è il modulo on-line da compilare per prenotarsi sul pullman: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf24MUJD7e3b0JFqwu-ubHzmOIX111NcNOTjsRSsuCWKhxj6g/viewform?fbclid=IwAR0cpeCdfdxiy4USG6N-pwmMQbul2IHcU22WR_-YA2-kCHg82tGA8gtnMps La quota va saldata PRIMA della partenza venendo di persona a Trama di Terre(Via Aldrovandi 31, Imola), ci siamo il lunedì-mercoledì-venerdì dalle 10 alle 17, martedì-giovedì dalle 10 alle 14, se non vi è possibile raggiungerci in questi orari o mandare qualcuna/o che possa farlo al vostro posto potete fare un bonifico, specificando nella causale il vostro nome e cognome, o chiamarci per prendere accordi (3347311570 – 054228912).
Il nostro IBAN è IT54O0854221004059000265774
Intestato a Trama di Terre ONLUS APS.
Saremo presenti in piazza perché siamo arrabbiate di continuare a vedere donne uccise dai loro mariti, ex compagni o familiari. Siamo arrabbiate nel sentire il silenzio assordante delle istituzioni. La violenza maschile sulle donne e il femminicidio non sono un’emergenza, ma un elemento strutturale del nostro sistema sociale e culturale e come tale va trattato.
Saremo presenti in piazza per costruire una cultura sociale che favorisca la parità dei diritti di genere, la possibilità di vivere, di essere, di amare come e quando vogliamo, di separarci e divorziare. Per noi donne non ci sarà un cambiamento reale fino a quando non smetteremo di avere paura di essere ammazzate.
Saremo presenti in piazza perché abbiamo bisogno di lavorare per eliminare gli ostacoli culturali, sociali, economici e giuridici, che impediscono alle donne che subiscono e denunciano violenza di vedere riconosciuto il diritto alla ricostruzione della loro vita libera e autodeterminata.
Saremo presenti in piazza perché ci vogliono sottomesse, ricattate e sfruttate, ma ci avranno sempre più ribelli!