Imola. Raptus è un termine che spesso si è sentito e si sente nelle cronache che riportano casi di femminicidio o di gravi lesioni ad opera di uomini verso le loro compagne, mogli, ex fidanzate. Ma gli psichiatri sostengono che il raptus non esiste e che viene usato come allusione alla malattia mentale per giustificare aggressioni e gesti efferati.
“Raptus” dal latino significa rapimento, da rapere, rapire. In psichiatria impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti. Lettaralmente, momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo.
Questo l’oggetto della piéce teatrale del Cada Die Teatro che sabato 13 ottobre al Teatro Lolli (via Caterina Sforza 3), alle 17,30, porta in scena Raptus.Dal mito greco al femminicidio con Rossella Dassu.
Un percorso a ritroso per tornare al mito greco quel patrimonio ricchissimo a cui ancora oggi attingono psicologia e psicoanalisi e da cui trae origine il nostro immaginario occidentale, per scoprire che spesso accanto ad eroi dalle gesta gloriose si alternano figure femminili subalterne, spesso puramente a servizio dei protagonisti maschili, talvolta da questi tradite e abbandonate, talvolta spinte all’azione dall’orgoglio e definite di conseguenza come pericolose ed efferate criminali. Non sorprende del resto che tutto ciò che ci è stato tramandato dall’antica Grecia si sia conservato grazie alla preziosa mediazione di autori rigorosamente uomini. E così diamo voce ad alcune di quelle donne e ad alcuni di quegli uomini, immaginandoli protagonisti di un processo in cui imputati e vittime alternano la loro versione dei fatti per concludere con l’intervento di un coro/giudice che più che giudicare tenta di comprendere, consci del fatto che risieda nella comprensione l’unica possibile giustizia, se di giustizia si può mai parlare.
Orfeo si volta a guardare Euridice. Agisce in preda a un raptus? Clitemnestra uccide suo marito Agamennone. Agisce in preda a un raptus? Oreste uccide a coltellate sua madre Clitemnestra, agisce in preda a un raptus?
Di e con Rossella Dassu, voce fuori campo Francesca Mazza,disegno luci e audio Giovanni Schirruelaborazione suono Matteo Sannaregia, collaborazione alla drammaturgia Alessandro Lay
L’evento fa parte del calendario di Oltre la Siepe e aprirà “Trame ribelli”, rassegna di incontri per liberarci dal razzismo e dalla violenza maschile sulle donne”, organizzata da Trama di Terre. L’ingresso è gratuito.
Rossella Dassu
Inizia il suo percorso artistico a Cagliari con la compagnia Cada Die Teatro per cui lavora come attrice in diverse produzioni. Nel 1997 si diploma come attrice al corso di formazione europea del C.R.S.T. di Pontedera. Dal 1997 vive a Bologna e lavora per la Compagnia deicalciteatro, vincitrice del Premio Iceberg di Bologna e finalista del Premio Scenario. Fonda insieme ad altri operatori dello spettacolo l’Associazione Culturale Ca’Rossa con cui realizza produzioni teatrali e progetti di formazione nel territorio di Bologna e Provincia. E’ autrice ed interprete di spettacoli e performance realizzati in collaborazione con realtà artistiche e teatrali del territorio. E’ attrice per Teatri di vita in diversi spettacoli con la regia di Andrea Adriatico. Dal 2000 realizza diverse produzioni in collaborazione con il Cada Die Teatro con la regia di Alessandro Lay. E’ attrice in diversi film di Tonino De Bernardi che partecipano a Festival nazionali ed internazionali. Collabora saltuariamente a produzioni cine televisive e pubblicitarie.
Fonte: LeggiLaNotizia, 13 Ottobre 2018