Trama di Terre offre una prima accoglienza temporanea alle donne richiedenti asilo e ai/lle loro figli/e, mettendo a disposizione 8 piccoli appartamenti, dislocati in diverse parti della città. Qui le donne possono trovare un luogo accogliente e protetto, dopo aver affrontato viaggi lunghi, estenuanti, violenti e periodi di permanenza in centri di primissima accoglienza dove spesso sono soggette a soprusi e discriminazioni.
Donne e minori hanno fin da subito accesso alle cure di cui necessitano, di cui possono usufruire gratuitamente anche grazie ad un protocollo d’intesa firmato con l’Asp e l’Ausl di Imola.
Trama di Terre presta particolare attenzione a informare e orientare le donne sui loro diritti e sui servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva. L’associazione offre assistenza legale durante il periodo di permanenza in struttura, relativamente alle procedure burocratiche per la domanda di asilo, nonché nelle pratiche che possono seguire, una volta ottenuta la protezione internazionale (pratiche di matrimonio, ricongiungimento familiare, etc…).
Il momento della raccolta della storia ai fini dell’audizione in Commissione Territoriale, che avviene in un’ottica di genere, è centrale. L’associazione supporta la donna quando decide di raccontare episodi e vissuti di discriminazioni e violenze che hanno segnato la sua vita, affinché anche tali violenze possano essere riconosciute come un valido motivo per ottenere il rifugio o altra forma di protezione internazionale.
Il momento della raccolta della storia nonché i colloqui conoscitivi fanno riemergere ricordi e traumi del passato che necessitano di un adeguato supporto. Trama prevede laboratori di gruppo dove le donne possono, partendo dalle proprie storie, discutere e confrontarsi sulle violenze e le violazioni di diritti fondamentali subite, quali possono essere le mutilazioni dei genitali, il mancato accesso alla scuola, la violenza domestica.
L’associazione offre anche la possibilità di trovare momenti di ascolto e sostegno mirati e individuali, con il supporto di una psichiatra esperta di questioni di genere e di un’équipe di psicologhe formatasi in collaborazione con i servizi del territorio.
L’associazione offre anche, alle donne che intendono centrare il progetto di vita sul territorio, la possibilità di concordare percorsi di seconda accoglienza nel quadro del progetto SPRAR del Servizio Centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo, mirati a consolidare le proprie risorse personali e consolidare la propria rete sociale di riferimento.
Le donne intraprendono un percorso d’accoglienza, elaborato insieme alle operatrici e con il supporto delle mediatrici interculturali, mirato ad acquisire strumenti che consentano loro di raggiungere la piena autonomia. Partecipano ai corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana presso il Centro Interculturale delle donne e il CPIA imolese. Le donne possono essere indirizzate ai corsi superiori e universitari, ma anche di formazione e professionalizzanti.
Le donne hanno accesso allo Sportello Lavoro dell’associazione e a tutte le attività del Centro Interculturale delle donne.