Il progetto Start-ER (Salute Tutela Accoglienza per i Richiedenti e i Titolari di protezione internazionale in Emilia Romagna), a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) del Ministero dell’Interno per il periodo 2014-2020, ha come obiettivo generale la tutela della salute dei richiedenti/titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria.
Il progetto vede come capofila l’AUSL di Bologna e come partner tutte le altre AUSL della regione, insieme a 12 enti del privato sociale afferenti territorialmente alle differenti Aziende, tra cui Trama di Terre.
Il lavoro congiunto dei soggetti coinvolti durante i 18 mesi di durata di Start-ER è finalizzato al consolidamento di un modello di tutela e presa in carico dei richiedenti/titolari di protezione internazionale vulnerabili, attraverso la messa in rete e la valorizzazione delle differenti esperienze e delle buone prassi maturate nei singoli contesti.
Il percorso progettuale parte quindi da una prima fase di rilevazione dei dati, attività e procedure attualmente esistenti in ogni singolo territorio. Tali dati sono propedeutici alla creazione di équipes regionale e territoriali multidisciplinari, di un sistema web informativo che aiuti a tener traccia del percorso sanitario di ogni richiedente/titolare di protezione internazionale e di moduli generali e specifici di formazione rivolti agli operatori sanitari e sociali.
A Imola si è formata un’équipe composta da tre psicoterapeute e un’antropologa che, a cadenza settimanale, incontrano le richiedenti/titolari di protezione internazionale che hanno fatto richiesta di seguire un percorso di supporto psicologico. Le richiedenti/titolari di protezione sono affiancate da mediatrici linguistico-culturali, sensibili e formate sulle tematiche di genere e della violenza sulle donne. In particolare, Trama di Terre si propone di sviluppare buone prassi in relazione al supporto psicologico a donne con vissuti di violenze, in particolare stupri e torture.
Fase finale dell’intero progetto sarà appunto la messa in rete delle buone prassi e delle procedure riscontrate territorialmente e la creazione di un sistema di rilevazione, gestione e presa in carico socio-sanitaria dei richiedenti/titolari di protezione internazionale vulnerabili il più omogeneo possibile a livello regionale.
Data prevista per la conclusione del progetto è il 31 marzo 2018.