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Curriculum

L’associazione Trama di Terre è nata a Imola nel gennaio 1997 da un gruppo di 14 donne di 5 diverse nazionalità. Al 31 dicembre 2018 conta 139 socie di 20 diverse nazionalità.

Trama di Terre è socia della Rete D.i.Re (donne in rete contro la violenza), della Rete Women, della rete IFE-EFI (iniziativa femminista euro mediterranea), del coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna, della Rete dei Centri Interculturali dell’Emilia-Romagna, del GrIS (Gruppo Immigrazione Salute) della Regione Emilia-Romagna, della Rete Antidiscriminazioni della Città Metropolitana di Bologna, dell’associazione No Sprechi Onlus di Imola.
Dal 5 giugno 2006 l’associazione è iscritta nel registro UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività nel campo della lotta contro le discriminazioni.
Trama di Terre è iscritta nel registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale (APS) con atto dirigenziale dell’amministrazione provinciale di Bologna prot. n. 220495 del 31 dicembre 2003.
Dal 6 giugno 2014, inoltre, l’associazione è iscritta all’Anagrafe unica delle Onlus tenuta presso la Direzione dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, nel settore 1 – assistenza sociale e socio-sanitaria (Prot. 47415).
Trama di Terre è un ente accreditato per la formazione continua del CNOAS (consiglio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali) e per la realizzazione di progetti di Servizio Civile Nazionale (ente di 4 classe). L’associazione è iscritta alla prima sezione del Registro nazionale degli enti e delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati.

Attualmente Trama di Terre gestisce le seguenti aree di lavoro:
1) Centro Interculturale delle donne
2) Accoglienza abitativa per donne straniere in difficoltà
3) Mediazione interculturale di genere
4) Centro Antiviolenza
5) Progetto di accoglienza per donne richiedenti asilo e rifugiate
6) Attività trasversali: formazione, ricerca e progettazione

1) Centro interculturale delle donne

Il Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre viene inaugurato nel 2000 con il sostegno della Regione Emilia Romagna: all’interno della Rete Regionale dei Centri Interculturali si tratta dell’unico centro progettato con uno sguardo interamente al femminile.
Il Centro Interculturale è riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna con la Legge Regionale sull’immigrazione del 2004.
Dal 2012 il Centro ha stipulato una convenzione con il Comune di Imola.

All’interno del Centro sono presenti i seguenti servizi/attività:

    • corsi di italiano L2 rivolti a sole donne straniere, organizzati con un’ottica di genere e orientati alla promozione dei diritti delle donne;
    • punto di ascolto e orientamento ai servizi della città, che fornisce alle donne che vi si rivolgono informazioni su come usufruire dei propri diritti;
    • laboratori di empowerment rivolti a donne in percorsi di uscita dalla violenza maschile e a donne che vivono varie forme di vulnerabilità sociale ed economica;
    • biblioteca interculturale di genere, con circa 5.000 testi su migrazioni, intercultura e diritti delle donne;
    • centro di documentazione, specializzato sulle forme specifiche di violenza maschile subite dalle donne migranti (mutilazioni genitali femminili, matrimoni forzati, limitazioni della libertà legate a pratiche tradizionali);
    • “La cucina abitata”, cucina attrezzata per la valorizzazione dei saperi delle donne intorno al cibo;
    • coro interculturale di donne “Trama di voci”, progetto di condivisione e scambio a partire dalla rielaborazione di canti di donne di diversi Paesi;
    • osservatorio sulle migrazioni femminili sul territorio regionale;
    • antenna informativa della Rete Antidiscriminazioni della Città Metropolitana di Bologna;
    • organizzazione di eventi di sensibilizzazione sul contrasto alla violenza maschile sulle donne in ottica interculturale e e di promozione dei diritti delle donne italiane e straniere;
  • organizzazione di seminari formativi e convegni sul contrasto alla violenza maschile sulle donne in ottica interculturale, rivolti a operatori e operatrici di servizi socio-sanitari e di centri di accoglienza, assistenti sociali, insegnanti, avvocati/e, forze dell’ordine.

2) Accoglienza abitativa

L’Associazione gestisce dal 2001 alcuni appartamenti per l’accoglienza temporanea di donne migranti in difficoltà, sole e/o con bambini/e. Ad oggi il progetto può accogliere fino a 3 nuclei madre bambino/a.
L’associazione ha in essere una convenzione con l’ASP (Azienda Servizi alla Persona) Nuovo Circondario Imolese per 6 posti letto, i rimanenti posti sono gestiti in collaborazione con i servizi sociali e sanitari di altri comuni della Regione.

Alle donne accolte offriamo:

    • ascolto;
    • orientamento e accompagnamento presso i servizi del territorio;
    • mediazione interculturale e linguistica;
    • consulenza legale;
    • corsi di italiano L2 individuali e di gruppo;
    • percorsi di formazione e professionalizzazione in collaborazione con enti di formazione;
    • supporto alla genitorialità;
    • attivazione di percorsi di autonomia personale;
    • acquisizione di competenze e supporto per l’inserimento lavorativo con l’obiettivo di promuovere spazi di autonomia e partecipazione nella città seguendo l’ottica della piena attuazione dei diritti di uguaglianza, pari dignità sociale e cittadinanza;
  • libero accesso a tutti i servizi e le attività organizzate dal Centro Interculturale delle donne.

3) Mediazione culturale e linguistica

Nei primi anni 2000 Trama di Terre ha organizzato il servizio di mediazione culturale e linguistica sul territorio imolese con una logica di sistema, capace di mettere in relazione i diversi servizi a cui le donne migranti della città avevano accesso (Consultorio familiare, Presidio ospedaliero, Dipartimento di salute mentale, Servizio Tossicodipendenze).
Dal 2005 al 2016 l’Associazione ha gestito il servizio di mediazione linguistico-culturale per l’Azienda USL di Imola e presso l’ASP Circondario Imolese.
L’associazione ha formato la figura dell’“operatrice interculturale di genere” come naturale evoluzione della figura della mediatrice interculturale, che non svolge solamente un ruolo di interpretariato ma è, a tutto tondo, parte dell’equipe dei progetti di accoglienza di Trama di Terre.
L’associazione collabora con enti e istituzioni, impegnati nella formazione di mediatori/trici culturali per il conseguimento della qualifica regionale di mediatore/mediatrice linguistico/a.

4) Centro Antiviolenza

Nel 2011 Trama di Terre ha aperto la prima casa rifugio sul territorio nazionale dedicata all’accoglienza di giovani donne in fuga da matrimoni forzati, grazie al sostegno della Fondazione Vodafone e di ActionAid Italia.
Nel 2012 è stato inaugurato anche il Centro Antiviolenza vero e proprio, insieme a una casa rifugio per la messa in protezione di donne che subiscono violenza in grado di accogliere fino a 4 nuclei madre bambino/a.
Nel dicembre 2015 è stata aperta anche una casa di emergenza in grado di accogliere un nucleo madre bambino/a, ampliata a due nuclei nel 2017. Per l’inserimento delle donne in casa di emergenza è attiva la reperibilità H24 in collaborazione con il PRIS (pronto intervento sociale) territoriale.
Il Centro Antiviolenza è aperto 5 giorni a settimana per 7 ore al giorno ed è conforme a tutti i requisiti strutturali indicati nella Conferenza Stato-Regioni del 27/11/2014.
Il servizio di accoglienza telefonica è attivo 7 giorni su 7, collegato al numero verde antiviolenza nazionale 1522.
Il Centro fa parte del Coordinamento dei centri antiviolenza della regione Emilia-Romagna e della rete dei centri antiviolenza D.i.Re a livello nazionale.
Dal 2012 è stata attivata una convenzione con l’ASP Circondario Imolese per l’ospitalità e l’accoglienza di donne vittime di maltrattamento e violenza di genere.
Nel 2014 è stato sottoscritto un “accordo di collaborazione fra AUSL, associazioni Trama di Terre e associazione Per le donne, CISS/T e Nuovo Circondario Imolese” per l’accoglienza e la presa in carico socio-sanitaria delle donne che hanno subito violenza e per le correlate azioni di contrasto.
Nel 2015 è stato siglato l’“accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività ed interventi di accoglienza, ascolto ed ospitalità per donne che hanno subito violenza”, che mette in rete istituzioni e associazioni che svolgono un lavoro di contrasto alla violenza maschile su tutto il territorio della Città Metropolitana di Bologna.

Il Centro Antiviolenza di Trama di Terre offre, in maniera gratuita, garantendo anonimato e riservatezza:

    • accoglienza telefonica;
    • colloqui individuali;
    • informazioni/consulenza legale;
    • ospitalità in case rifugio ad indirizzo segreto;
    • sostegno nel proprio percorso di autodeterminazione;
    • sportello di orientamento al lavoro per donne che hanno subito violenza;
    • orientamento/accompagnamento ai servizi sul territorio;
    • progetti personali individualizzati per la fuoriuscita dalla violenza;
    • gruppi di consapevolezza e mutuo sostegno per la fuoriuscita dalla violenza;
  • per le donne straniere, sostegno per il superamento delle difficoltà legate al primo inserimento nel territorio.

Alla rete dei servizi sul territorio il Centro Antiviolenza offre:

    • consulenze;
  • formazione.

5) Progetto Rifugiate

Nel 2014, nell’ambito della cosiddetta operazione “Mare Nostrum”, Trama di Terre ha aperto un progetto di accoglienza per donne richiedenti asilo e minori, con un’attenzione specifica alle violenze di genere subite nel paese d’origine, durante il viaggio e nell’approdo.
Attraverso le attività organizzate, Trama di Terre si propone di garantire percorsi d’accoglienza che, in un’ottica di genere, contribuiscano al rafforzamento dell’autonomia delle donne.
Attualmente, l’associazione gestisce 5 case di accoglienza denominate CAS (centri di accoglienza straordinaria) in convenzione con la Prefettura di Bologna, per un totale di 24 posti letto.

Il progetto rifugiate offre:

    • accoglienza diffusa in piccoli appartamenti arredati con cura;
    • orientamento ai servizi del territorio;
    • corsi di italiano individuali e di gruppo centrati sulla promozione dei diritti delle donne;
    • supporto durante l’iter di richiesta di protezione internazionale e accompagnamento legale;
    • orientamento e sostegno socio-sanitario;
    • mediazione interculturale;
    • orientamento lavorativo;
  • accesso a tutte le attività interculturali e di sensibilizzazione ai diritti delle donne organizzate dal Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre.

Nel 2016 Trama di Terre, in collaborazione con il Nuovo Circondario Imolese (ente capofila) e altri soggetti del territorio (coop. Camelot e Consorzio Arcolaio) ha aperto un progetto Sprar interamente al femminile per 6 posti letto, poi ampliati a 9 nel 2017 (suddivisi in due appartamenti di accoglienza).
Il 22 novembre 2016 Trama di Terre ha stipulato con l’Azienda Sanitaria e il Nuovo Circondario Imolese un protocollo sanitario per la presa in carico delle donne richiedenti asilo.

f) Attività trasversali: formazione, ricerca e progettazione

Formazione

Nell’ambito della realizzazione delle proprie finalità istituzionali, l’associazione Trama di Terre realizza corsi di formazione e aggiornamento per operatori/operatrici dei servizi socio-sanitari, insegnanti, mediatori/mediatrici interculturali, assistenti sociali, avvocati/e, forze dell’ordine. Le tematiche maggiormente affrontate sono quelle dell’accoglienza, dell’intercultura di genere e del contrasto alla violenza maschile sulle donne in ottica interculturale.

Riportiamo di seguito i principali percorsi formativi realizzati negli ultimi quattro anni:

Per una comunità interculturale” (ottobre 2016 – aprile 2017). Percorso di aggiornamento blended sperimentale rivolto ad operatori/trici ed amministratori/trici pubblici/che, organizzato da ANCI Emilia-Romagna in collaborazione con la Regione e la rete regionale dei Centri Interculturali.

Mutilazioni genitali femminili e altre violenze. Accogliere le donne migranti nei servizi sanitari con un’ottica interculturale di genere” (Rimini 15 aprile, 27 maggio, 10 giugno 2016). Corso di formazione della durata di tre incontri da 5 ore ciascuno, realizzato presso l’azienda USL di Rimini.

Contrastare le mutilazioni genitali femminili. Esperienze e pratiche a confronto” (Imola, 15 giugno 2015).

Spose bambine. I matrimoni forzati in Polesine” (Rovigo, 6 marzo 2015). Presentazione dei risultati del progetto di contrasto ai matrimoni forzati voluto dalla Commissione Pari Opportunità dei comuni di S. Martino di Venezze, Adria, Pettorazza e realizzato da Trama di Terre.

Mutilazioni genitali femminili: rappresentazioni sociali e approcci socio – sanitari” (Imola, marzo-aprile 2015). Ciclo di tre seminari formativi.

Onore e destino, izzat e kismet, honour and fate” (Bologna, 28 febbraio 2014). Convegno di contrasto ai matrimoni forzati organizzato da Trama di Terre presso la sede della Regione Emilia-Romagna a conclusione del progetto “Contrasto ai matrimoni forzati in Provincia di Bologna: agire sul locale con prospettiva internazionale”. Nel corso della giornata sono state presentate le “Linee guida per la prevenzione ed il contrasto ai matrimoni forzati” redatte da Trama di Terre.

Violenza di genere e intercultura” (Imola, febbraio-marzo 2013). Ciclo di 5 seminari formativi rivolti al personale socio-sanitario dell’Azienda USL di Imola.

Ricerca e progettazione

Negli ultimi anni l’Associazione ha attivato diversi progetti sul tema dei matrimoni forzati e delle pratiche lesive nei confronti di donne e bambine immigrate, attraverso scambi con associazioni europee di donne provenienti da Turchia, Giordania, Gran Bretagna, Francia, Germania, Marocco. Citiamo, in particolare, i seguenti:

2013-2014: “Matrimoni forzati e violenza famigliare
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, ha portato alla realizzazione di un VADEMECUM per operatrici e operatori sul contrasto dei matrimoni forzati.

2011-2014: “Contrasto ai matrimoni forzati nella provincia di Bologna: agire sul locale con una prospettiva internazionale
L’obiettivo generale del progetto, svolto in collaborazione con ActionAid Italia e finanziato dalla Fondazione Vodafone, è contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati nell’ambito delle comunità di migranti presenti sul territorio italiano e sostenerne le vittime. Il progetto ha portato alla redazione delle linee guida “Onore e destino – honour and fate – izzat e kismet”.

2009-2010: “Genere e migrazioni: comprendere gli effetti delle discriminazioni multiple
Una ricerca rivolta a donne immigrate presenti nella provincia di Bolzano per approfondire il tema delle discriminazioni multiple, in particolare legate a genere, etnia ed età. In collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano e con l’associazione Donne Nissà, finanziato dal Fondo Sociale Europeo.

2007-2010: Progetto Pogas-Geco: “Dialogo e integrazione interculturale
Progetto realizzato in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con l’Università di Bologna, ha visto la realizzazione di numerosi eventi formativi e di una prima indagine esplorativa sul territorio della Regione Emilia-Romagna sul tema dei matrimoni forzati.

COLLABORAZIONI E PARTENARIATI:

– A livello locale: Commissione Pari Opportunità del Comune di Imola, Consulta per l’intercultura, progetto Oltre la Siepe, associazione No Sprechi, associazione Il Ponte Azzurro, CGIL, Patronato del Fanciullo, Caritas, Fondazione Santa Caterina, suore di Santa Teresa, coop. Camelot, Officina Immaginata, Seacoop, E Pas E Temp, Adark (associazione Donne Africane del Regno Kongo), assocìazione Senegalese Insieme, ChiAma Senegal, UDI, Banca del Tempo, Imola per la Siria, enti formativi (CPIA, CIOFS; IAL), Istituti Scolastici, Centro per le famiglie, Biblioteca Comunale, UISP, Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna, Tavolo di contrasto della violenza maschile sulle donne della Città Metropolitana, Rete Attraverso lo Specchio, Casa delle donne per non subire violenza Onlus, Associazione Armonie, Piazza Grande Onlus, Rete Antidiscriminazioni Città Metropolitana di Bologna, Volabo, Fucine Popolari, Centro Interculturale Zonarelli, Il Cassero, Piccoli Grandi Cuori, Associazione SOKOS, CSI APS (Centro di Salute Internazionale e Interculturale – Bologna), GrIS (Gruppo Immigrazione Salute della Regione Emilia-Romagna), Rete Regionale dei Centri Interculturali.

– A livello nazionale: Dire-Donne in rete contro la violenza, Piattaforma Lavori in corsa – Cedaw (Convenzione per eliminazione delle discriminazioni contro le donne), Donne in Nero, Casa internazionale delle donne, Ageop, Auser, Salute Senza Margini, Fondazione PANGEA.

– A livello internazionale: rete Women, Southall Black Sisters (Gran Bretagna), Papatya (Germania) e Kurdish Women Associations. Trama di Terre fa parte del consiglio d’amministrazione della rete europea “Euromed Feminist Initiative” (EFE-EFI), fondata nel 2003 e con sede a Parigi. La rete riunisce 19 organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti delle donne in diversi paesi dell’area del Mediterraneo e del Caucaso.

Associazione Trama di Terre Onlus

Via Aldrovandi, 31, 40026 Imola (Bologna)

Phone: 0542 28912

Fax: 0542 067566