Ospitalità2017-10-21T09:59:15+02:00

Ospitalità

Consapevole che un sistema sociale e legale che mette in protezione chi denuncia la violenza anziché allontanare chi la agisce comporta un’ulteriore privazione della libertà delle donne, il Centro Antiviolenza mette a disposizione 2 case rifugio per donne, sole o con figli/e, che necessitano di protezione e di allontanamento da una situazione di forte pregiudizio per la loro incolumità.
Tramite il PRIS (pronto intervento sociale) territoriale, è attiva la reperibilità telefonica 24 ore su 24 per l’inserimento di donne e minori in una situazione di emergenza. L’associazione offre anche la possibilità di concordare coi Servizi Sociali percorsi di seconda accoglienza in due alloggi di semi-autonomia per donne che, uscite dal pericolo della violenza e raggiunto un sufficiente grado di indipendenza, necessitano di un periodo di rafforzamento per consolidare le risorse personali acquisite e la rete sociale di riferimento.
Alle donne ospitate in casa rifugio, con o senza figli/e, viene offerto un ambiente accogliente e protetto, dove poter recuperare la tranquillità di una quotidianità priva di violenze, che consenta loro di centrare, nuovamente o per la prima volta, su di sé le proprie attenzioni e il proprio progetto esistenziale.
L’associazione fornisce tutela e sostegno alla donna e ai propri figli/e nel percorso di allontanamento e fuoriuscita dalla violenza collaborando con i servizi del territorio, a partire dal riconoscimento della volontà di autodeterminarsi della donna.
L’operatrice referente elabora insieme alla donna un progetto individualizzato, finalizzato ad incrementarne l’autodeterminazione e la consapevolezza circa le azioni necessarie al raggiungimento della propria piena autonomia. Vi sono, inoltre, momenti di ascolto e sostegno mirati alla ricostruzione della storia individuale e, se si tratta di donne straniere, dell’esperienza migratoria vissuta e delle difficoltà incontrate nel Paese ospitante.
Nelle case rifugio sono previsti interventi di sostegno nella relazione madre-bambino/a, con l’obiettivo di ricostruire la relazione, la comunicazione e il legame di attaccamento interrotti dalla violenza subita. L’educatrice responsabile dei/delle minori si occupa anche di osservare e rilevare i segnali indicatori della violenza assistita/subita dai bambini e dalle bambine, al fine di elaborare un progetto mirato in rete con i servizi territoriali.
Si offrono alla donna strumenti utili per superare la condizione di solitudine acquisita come normalità, per recuperare o acquisire autostima e consapevolezza delle proprie capacità, per implementare le proprie competenze e realizzare i propri progetti, attraverso un percorso di analisi e presa di coscienza della propria storia personale, della violenza subita e dei diritti fondamentali lesi.
Il Centro offre assistenza legale curata da un gruppo di avvocate esperte anche di diritto di famiglia internazionale, supportato, se necessario, da avvocate nei Paesi di origine.

Associazione Trama di Terre Onlus

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