Il Centro Antiviolenza accoglie donne e ragazze native e migranti e i loro figli e figlie che subiscono o assistono a violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking, cyber-stalking, legata a pratiche tradizionali o altre limitazioni della libertà personale, nel totale rispetto dell’anonimato. È un luogo protetto e non giudicante, destinato all’ascolto, al dialogo, all’informazione e al confronto costruttivo tra donne.
Al Centro si svolgono colloqui di accoglienza che offrono alle donne uno spazio nel quale esaminare insieme la realtà vissuta, dedicando attenzione al racconto specifico e particolare che ciascuna donna porta con sé. Lo scopo è fare un’esame condiviso della realtà che aiuti la donna a definire i propri obiettivi e le proprie scelte di vita, a valutare le concrete possibilità di realizzazione degli obiettivi che si pone, a valorizzare e riconoscere le proprie specificità e capacità, a riacquistare autostima e fiducia in se stessa.
Il Centro offre la prima consulenza legale a cura del gruppo di avvocate dell’associazione, iscritte al gratuito patrocinio.
Al Centro si possono svolgere colloqui telefonici o personali per elaborare il trauma della violenza e le sue conseguenze. L’operatrice di riferimento definisce insieme alla donna un progetto personale in cui si condividono obiettivi e strategie.
L’equipe di lavoro comprende anche operatrici interculturali di genere, di origine straniera, specificamente formate dall’associazione per fornire l’adeguata lettura dei vissuti delle donne immigrate relativamente alla violenza subita nei contesti di origine e nel percorso migratorio. La loro presenza permette lo svolgimento di colloqui in lingua madre alle donne straniere che lo richiedono. È possibile attivare un servizio di babysitting durante lo svolgimento dei colloqui, se comunicato precedentemente.
I colloqui hanno come obiettivo quello di sostenere le donne nel loro percorso di abbandono del ruolo di “vittima”, per avviare processi di riappropriazione di sé, del proprio immaginario e delle proprie scelte di vita. Le operatrici aiutano le donne ad abbandonare sentimenti di colpevolizzazione e subordinazione verso il partner, a riacquistare autostima e fiducia in sé stesse, ad attivare strumenti adeguati per difendersi e uscire dal ciclo della violenza.